
Metal Zone ha il piacere di intervistare il gruppo dei Damnation Gallery. Benvenuti, volete presentarvi ai lettori delle pagine virtuali della webzine.
SCARLET: Siamo di Genova e ci siamo formati nel 2016. Volevamo dare vita a un progetto che unisse tutte le nostre influenze ed esperienze artistiche per farne un unico organismo, non cercavamo di categorizzarci in un genere musicale preciso ma abbiamo voluto vedere cosa avremmo potuto creare lasciandoci liberi di sperimentare. Unitamente a questo, ci piaceva l'idea di unire la musica alla componente teatrale e recitativa, ispirandoci ovviamente a maestri come i Death SS e tanti altri che sono stati i capostipiti di questa “fusione”. Noi abbiamo scelto di farlo raccontando noi stessi, nel bene e nel male, rappresentando molti dei nostri pezzi con vere e proprie scene e recite in chiave horror.
Etichettare la vostra musica è molto difficile, spaziate con abilità tra vari generi musicali, tralasciando la facile etichetta di "Horror Metal" come definireste il vostro genere?
SCARLET: come ti dicevo prima, ciò che suoniamo è la fusione di tutte le nostre influenze e preferenze musicali. C'è hard rock, NWOBHM, thrash, pop, prog, doom, black metal.... insomma, attingiamo davvero da tutto. L'importante per noi è che quello che componiamo sia “figlio” di tutti e che ci soddisfi. Non sapremmo davvero darci un'etichetta, e non ci è mai sinceramente importato granché.
Ci raccontate come nasce un vostro brano e soprattutto come è nato il vostro terzo album "Enter The Fog"?
SCARLET: Ognuno di noi mette ciò che sente e ciò che è suo, liberamente, fino a tessere un filo che mescola e unisce tutto fino a creare un pezzo. Componiamo tutti insieme in simultanea, in sala prove. A turno ciascuno propone un riff e gli altri lo seguono, interpretandolo e arricchendolo. La nostra alchimia fa si che il processo sia semplice e spontaneo.
Per quanto riguarda Enter the Fog, è un album nato e composto durante la pandemia, approfittando dei periodi in cui ci si poteva incontrare. Avevamo dentro molta rabbia e paura, soprattutto volevamo tornare a suonare e alla normalità. Abbiamo incanalato tutti questi sentimenti in ciò che suonavamo e il risultato è stato un album più semplice e diretto, forse più cattivo.
Facciamo un passo indietro di circa due anni e andiamo al periodo di "Broken Time", il vostro secondo full length. Come è stato collaborare con Steve Sylvester, nel brano "The Unnamed", e che persona è fuori dai Death SS?
SCARLET: Abbiamo avuto il piacere e l'onore di conoscere Steve Sylvester di persona, presentandoci inizialmente come fans e raccontandogli del nostro progetto che è nato ispirandosi ai Death SS, e abbiamo poi nel tempo costruito un rapporto di stima e amicizia sfociato poi nella collaborazione su The Unnamed. Per noi è stato vedere realizzato un grande sogno e ancora adesso fatichiamo a credere che sia accaduto davvero!
Torniamo ad oggi, "Enter The Fog" suona proprio come volevate oppure a mente fredda avreste migliorato qualcosa?
LOW: Personalmente ora come ora cambierei qualcosa in sede di produzione, la renderei molto più sporca e cupa e perché no, probabilmente avrei lasciato nel disco quelli che per i produttori moderni vengono chiamati errori o imperfezioni, ma solo perché non sono di mio gusto le produzioni moderne plastificate fatte solo di PC e editing. . .
Questo però non vuol dire che non sia soddisfatto di come suoni il disco, rispecchia semplicemente come eravamo nel momento di registrarlo, ovvio che a distanza di mesi ci siano cose che ognuno di noi vorrebbe modificare. . .sono le classiche paranoie da "musicista perfettista"
Per una band tutti i brani sono i migliori, ma c'è un preferito dei dieci che compongono il disco?
SCARLET: Sicuramente Old Cemetery merita una menzione in più, non tanto in termini di preferenze quanto di risultato. È un brano tetro, lento, volevamo raccontare una storia di angoscia interiore non solo con le parole ma anche con riff che ricreassero e accompagnassero l'atmosfera e devo dire che ne siamo molto soddisfatti.
Chi si è occupato della bellissima copertina? La trovo molto "old school", mi ha ricordato le cover dei dischi di King Diamond, quasi un omaggio ai gruppi passati.
LOW: Innanzitutto grazie mille per il complimento!
Per quel che riguarda copertine e artwork me ne occupo io e devo dire che se hai avuto questa sensazione guardandola allora ho centrato in pieno il mio obiettivo.
Infatti dopo aver presentato Broken Time con una copertina estremamente dettagliata,moderna e "multicolor" questa volta si è optato per una soluzione più essenziale ,composta da pochi elementi e pochissimo colore.
Ne è uscita una copertina quindi volutamente old school che vuole essere sia un omaggio alle copertine di gruppi underground del periodo 80/90 e che allo stesso tempo mette subito in chiaro quello che è il mood di tutto il disco.
Preferenze musicali, che generi ascoltate e se c'è qualche gruppo che vi ha ispirato maggiormente?
SCARLET: la band a cui ci ispiriamo maggiormente, non credo serva dirlo, sono i Death SS. Poi noi singolarmente attingiamo dalla musica a 360 gradi, ascoltiamo davvero di tutto. Fare un elenco sarebbe impossibile, però posso dire che attingiamo dal black metal tanto quanto dal pop, non abbiamo davvero alcun limite. Il nostro obiettivo è mescolare tutte le nostre influenze e creare qualcosa di nostro.
Collaborate con l'etichetta discografica Black Tears e per la promozione con l'Ocularis Infernum. Come è lavorare con loro?
LOW: Collaboriamo con Daniele della Black Tears già dal disco precendente e siamo amici con lui da tantissimi anni,mentre più di recente siamo entrati nel roster di Ocularis Infernum.
Al momento procede tutto bene,Enter the Fog sta ottenendo ottime recensioni quindi tutto ok!
Voi siete di Genova, com'è il panorama metal dalle vostre parti? E avete difficoltà ad esibirvi dal vivo o trovate le "porte aperte"?
LOW: Qui a Genova di sicuro gruppi validi con molto da dire e di cui comunque fanno parte nostri amici non mancano ,non ne citerò nessuno per non fare torto a nessuno (sai com'è il paese è piccolo e la gente mormora) e perché non ha senso fare dei meri elenchi di bands. . .
Per quel che riguarda il discorso live,beh se prima della pandemia gli spazi erano pochi figuriamoci adesso!
Devo dire che ogni nostro live è sempre andato bene come risposta di pubblico ma riuscire ad organizzare eventi dal vivo in questo momento storico non è affatto semplice per un gruppo emergente e con esigenze "di palco" particolari come il nostro,ma la cosa non ci scoraggia di sicuro noi si va avanti come dei rulli compressori e a breve saremo in grado di comunicare le nostre prossime tappe live!
A proposito di concerti, qualche evento live nel futuro dove sarà possibile ascoltarvi?
SCARLET: ci piacerebbe poter organizzare qualche data all' estero e ci stiamo muovendo in questa direzione. Di sicuro ci piacerebbe ripetere l' esperienza di un tour come già avevamo fatto nel 2018. E intanto, siamo già al lavoro nella composizione del nostro prossimo album
Se qualcuno fosse interessato all'acquisto del vostro disco dove lo può trovare? Sia in versione fisica che digitale.
LOW: Chiunque voglia una copia di Enter the Fog può visitare sia il bandcamp della Black Tears che il nostro dove oltre che i nostri dischi si può trovare tutto il nostro merch!
Gli indirizzi sono:
https://damnationgallery.bandcamp.com/
https://blacktearslabel.bandcamp.com/
Inoltre invitiamo tutti a seguirci sulla nostre pagine social: www.facebook.com/damnationgallery e www.instagram.com/damnationgallery
Ricordiamo inoltre che chiunque sia interessato a noi e voglia avere qualsiasi tipo di info anche a livello di booking può scriverci all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Progetti futuri, cosa bolle in pentola?
SCARLET: siamo al lavoro nella composizione del nostro prossimo album. Possiamo dire che con la nuova line up a 4 e non più a 5,sperimenteremo nuove idee sia di sound che di strumentistica, stavolta senza alcun limite, e cercheremo di dare una crescita, una svolta se vogliamo, al nostro progetto
Nel ringraziarvi per la vostra disponibilità e cortesia vi lascio carta bianca. Potete concludere l'intervista come preferite.
LOW: Ti ringraziamo per lo spazio concessoci,ringraziamo anticipatamente chi spenderà un po' del suo tempo nel leggere questa intervista e salutiamo e ringraziamo tutti quelli che ci hanno sempre supportato!
Speriamo di incontrarci tutti al nostro prossimo show!
Contacts Ocularis Infernum Booking&Promotion:
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