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  • ApoGod Project

    Il progetto musicale si prefigge di raccontare e reinterpretare in musica l'Antico Testamento, prima parte della Bibbia; da qui il nome del gruppo, che prende le mosse dalla visione "apocrifa" e "apostatica" dei due autori riguardo il testo sacro cristiano. CONTINUA A LEGGERE CLICCANDO SUL TITOLO.

  • Gruppi metal giapponesi (Prima parte)

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  • Female Metal Singers (Prima parte)

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  • All Female Metal Band (Prima parte)

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Consigli musicali da Metal Zone Italia

Recensioni anni 70

Óðmenn – Óðmenn

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ODMENN - ODMENN

Autore: ODMENN
Titolo: ODMENN
Anno: 2010 (Reissue)
Etichetta: Shadoks Music
Nazione: Islanda
Genere: Progressive Rock, Psychedelic Rock
Stato: Split Up

Anno della prima pubblicazione del lavoro: 1970

  

Prendi un isola nordica, l'Islanda; prendi un periodo di tempo, il 1970; prendi dei generi musicali in crescita; il progressive e il psychedelic rock; prendi  un gruppo che canta solo in islandese (tranne che per un paio di brani), mischia il tutto e ti troverai il gruppo degli Óðmenn (anglicizzato in Odmenn).

In realtà gli Odmenn sono due gruppi entrambi formati da Jóhann G. Jóhannsson, il primo si forma nel 1966 a Keflavík (Islanda) dai fratelli Jóhannsson, Jóhann Georgi e Eiríki (Eric)  voce/basso e chitarra, Engilbert Jensen alla batteria e Karl Hermannsson alla chitarra, il quale fu sostituito quasi subito da Valur Emilsson. Tutti i componenti hanno tra i 15 anni e i 19 anni.

Jensen viene sostituito alla batteria nel 1967 da Magnus Kjartansson e sempre nello stesso anno entra nel gruppo il cantante Shady Owens, che però non parteciperà mai a nessuna registrazione.

Sempre nel 1967 il gruppo da alle stampe un EP 7 pollici composto da 4 pezzi, dal titolo omonimo, tramite la loro etichetta personale. L'EP contiene uno dei due brani cantati in inglese dal gruppo "Tonight is The End". Il secondo è inserito nel full-lenght "It Takes Love".

Nel 1968 il gruppo si scioglie.

Arriviamo al 1969 quando Jóhann Georgi Jóhannsson decide che è ora di formare il secondo "Odmenn", con i nuovi componenti, Finnur Torfi Stefánsson alla chitarra e Ólafur Garðarsson alla batteria.

Il gruppo da alle stampe due singoli entrambi nel 1970 con l'etichetta islandese "SG-Hljómplötur" e sempre nello stesso anno, dopo aver sostituito il batterista con Reynir Harðarson, il loro unico full-lenght, dal titolo omonimo, sotto etichetta "Parlophone".

Il lavoro della durata astronomica di oltre 74 minuti è uscito all'epoca su doppio vinile, il lato "D" del secondo vinile era occupato da un solo brano "Frelsi" della durata di 20 minuti.

Se tralasciamo l'ovvio impatto con una lingua a noi completamente sconosciuta, ascoltando il primo brano del disco pare di sentire il primo lavoro dei Loudness, dopo qualche minuto invece scopriamo che l'islandese ben si presta musicalmente al progressive rock/psychedelic rock del gruppo.

Il gruppo è autore di una musica di facile ascolto e ben strutturata armonicamente che si lascia ascoltare piacevolmente offrendoci ottimi momenti tra ritmi più delicati e incursioni selvagge nella psychedelia più cupa.

I brani sono tutti su ottimi livelli, se proprio devo consigliarne uno opterei per "Frelsi", venti minuti di pura psychedelia di altissimi livelli.

I motivi dello scioglimento del gruppo, anzi i motivi dei due scioglimenti, non sono chiari. Le notizie del gruppo si trovano raramente e solo scritte in islandese e anche traducendole non sono proprio cosi fruibili a livello di lettura.

Le più probabili che i vari componenti del gruppo sono stati tentati da richiami di gloria con altri gruppi dell'epoca, comunque un peccato, gli Odmenn meritavano ben altra fortuna e succcesso. 

Un grazie alla "Shadoks Music" che con il suo prezioso recupero di gruppi sconosciuti (anche a causa geografica) ci ha dato l'opportunita di ascoltare e rivalutare questo lavoro.

Tracklist:
01. Einn ég rae
02. It Takes Love
03. Betri heimur
04. Paer sviku
05. Er mengun hverfur
06. Minningar
07. Dans
08. Pad kallast ad komast áfram
09. Ég vil Pig
10. Stund
11. Saga Pjódar
12. Upphafsstef úr "Óla"
13. Ord, mord
14. Kaerleikur
15. Frelsi

Line-up:
Jóhann G. Jóhannsson - Bass, Jew's Harp, Vocals
Reynir Harðarson - Drums, Tambourine, Gong, Vocals
Finnur Torfi Stefansson - Guitar, Triangle, Vocals
Additional Musicians:
Tommy Seebach - Organ
Ágúst Jónsson - Little Voice
Gústa Umba - Vocals